Il Cardinale Tagle difende l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, affermando che il suo scopo è “salvaguardare la valida successione apostolica e la natura sacramentale della Chiesa cattolica in Cina” e che ciò “può rassicurare, confortare e ravvivare i cattolici battezzati in Cina.” Rispondendo alle critiche sull’accordo, il Cardinale Tagle sostiene che le reazioni negative fanno “parte del processo” e che “bisogna sempre sporcarsi le mani con la realtà delle cose così come sono.”