
Cardinale Álvaro Leonel Ramazzini Imeri
San Giovanni Evangelista a Spinaceto
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Cardinale Álvaro Leonel Ramazzini Imeri
San Giovanni Evangelista a Spinaceto
Guatemala

¡Ay de mí sino evangelizo!
Guai a me se non predicassi il Vangelo!
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Dati chiave
Sintesi
Il Cardinale Álvaro Leonel Ramazzini Imeri è un prelato guatemalteco che si è dedicato alla promozione della giustizia sociale, della pace e della riconciliazione nel suo Paese, assumendo al contempo una linea ferma contro l’aborto, il “matrimonio” omosessuale e la pena di morte.
Nato il 16 luglio 1947 a Città del Guatemala, Alvaro è il maggiore dei quattro figli di Ernesto Ramazzini e Delia Imeri. Entrambi i suoi genitori erano di origine italiana, emigrati dalla Lombardia.
Dopo aver frequentato diverse scuole nel Paese sudamericano, ha completato la sua formazione nel Seminario minore conciliare di Santiago, sempre nell’arcidiocesi del Guatemala. Ha studiato filosofia e teologia nell’Istituto Teologico Salesiano e ha concluso la sua formazione al sacerdozio in Messico, nel seminario diocesano di Mérida, nello Yucatán.
Fu ordinato sacerdote il 27 giugno 1971 e si occupò del Seminario Mayor Nacional de La Asunción. In quel periodo, tra il 1976 e il 1980, ha studiato diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito il dottorato.
Papa Giovanni Paolo II ha nominato Ramazzini Vescovo di San Marcos nel 1988. Nella diocesi ha riconosciuto il valore delle risorse agricole e la dignità dei lavoratori rurali. Ha anche fondato una “Casa del Migrante” dedicata alla protezione dei minori non accompagnati.
Nel 1990 è diventato segretario generale della Conferenza Episcopale Guatemalteca, all’interno della quale ha ricoperto numerosi incarichi. È stato eletto presidente nel 2006, ha completato il suo mandato nel 2008 e ha continuato a dirigere le commissioni per le comunicazioni sociali e per la giustizia e la solidarietà. Ha anche ricoperto il ruolo di responsabile della pastorale sociale, della Caritas nazionale, della pastorale delle comunicazioni, della pastorale dei detenuti e della “movilidad humana”, un organismo che fornisce assistenza immediata ai migranti, in termini di rifugio.
Nel 2012, Papa Benedetto XVI ha trasferito Ramazzini a diventare Vescovo di Huehuetenango. Papa Francesco lo ha elevato al rango di cardinale il 5 ottobre 2019. Riflettendo sulla sua nomina, Ramazzini ha detto: “Penso che il Papa stia cercando di cambiare l’idea che essere cardinale sia qualcosa che dà potere e prestigio”.
Nell’ambito del suo lavoro per la giustizia sociale, il Cardinale Ramazzini è stato un sostenitore vocale dei diritti degli indigeni, dei migranti, dei poveri e degli emarginati. Durante la guerra civile del Guatemala, dal 1960 al 1996, ha avuto un ruolo di primo piano nel promuovere gli sforzi di pace e di riconciliazione, soprattutto all’interno della Conferenza episcopale guatemalteca.
Ha ricevuto il Premio Pacem in Terris per la Pace e la Libertà nel 2011 per il suo lavoro di giustizia sociale, e ha ricoperto posizioni di leadership nella Conferenza Episcopale Guatemalteca e ha contribuito in modo significativo al Consiglio Episcopale Latino Americano (CELAM).
Noto per le sue critiche esplicite alle ingiustizie e alle violazioni dei diritti umani, ha ricevuto minacce di morte a causa del suo lavoro di advocacy. Più recentemente, è stato una voce di spicco a sostegno delle proteste contro i presunti abusi di potere da parte del procuratore generale del Guatemala.
Rispettato dai gruppi progressisti per i suoi sforzi di giustizia sociale, essi hanno anche criticato alcune sue opinioni su questioni come l’aborto e il “matrimonio” omosessuale, che sono in linea con la dottrina cattolica. Ha dichiarato: “Non sono d’accordo con l’approvazione dell’aborto, né con la pena di morte, né con il matrimonio omosessuale. È logico; sono un sacerdote”. Non sono note le sue opinioni sulle benedizioni per le coppie dello stesso sesso alla luce della Fiducia Supplicans.
Il Cardinale Ramazzini è un forte sostenitore dei migranti e ne ha fatto un punto centrale del suo lavoro. Sostiene che finché le persone non troveranno un lavoro che paghi abbastanza per mantenere le loro famiglie, continueranno a migrare nonostante i pericoli. Ha chiesto un approccio “strettamente ed essenzialmente umano” alla migrazione e ha criticato le politiche che non proteggono i diritti dei migranti. Allo stesso tempo, Ramazzini ha anche sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde della migrazione, come la povertà e la mancanza di opportunità economiche nei Paesi di origine.
Durante la sua permanenza come Vescovo di Huehuetenango, dal 2013 al 2021, il numero di sacerdoti è aumentato leggermente da 24 a 32, i religiosi maschi sono rimasti bassi ma uguali (circa 5) e le religiose sono aumentate da 57 a 72.
Servizio alla Chiesa
- Ordinazione Sacerdotale: 27 giugno 1971
- Ordinazione Episcopale: 6 gennaio 1989
- Creato Cardinale: 5 ottobre 2019
Studi
- Dottore in Diritto Canonico (J.C.D.), Pontificia Università Gregoriana, Roma.
Incarichi
- 1971-1976: Ha prestato servizio nell’arcidiocesi di Guatemala.
- 1976-1980: Ha studiato diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana.
- 1980-1983: Formatore presso il Seminario Mayor Nacional de La Asunción
- 1983-1986: Rettore del Seminario Mayor Nacional de La Asunción
- 1988-2012: Vescovo di San Marcos, Guatemala
- 2006-2008: Presidente della Conferenza Episcopale del Guatemala
- 2012-oggi: Vescovo di Huehuetenango, Guatemala
Incarichi Curiali
- Pontificia Commissione per l’America Latina
- Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita
Foto: Edward Pentin