Cardinale Fabio Baggio, C.S.

Il Cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale, è un missionario e musicista italiano che si è dedicato alla duplice preoccupazione della migrazione e dell’ecologia, due priorità che considera strettamente connesse.

Nato il 15 gennaio 1965 a Bassano del Grappa, in Italia, si è iscritto al Seminario minore dei Missionari Scalabriani all’età di undici anni e ha emesso la professione perpetua nel 1991. È stato ordinato sacerdote nel 1992. “Nel seminario c’era una buona atmosfera di fratellanza”, ricorda. “Amavo il servizio agli altri ed ero sempre stato attratto dalla solidarietà con i meno fortunati. Venivo da una famiglia che aveva sofferto per sopravvivere, e questo ha generato in me un senso di responsabilità”.

Baggio ha conseguito una laurea in teologia e un dottorato in storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana. Dice che la sua formazione teologica è stata influenzata dai teologi Karl Rahner, Hans Urs von Balthasar, Joseph Ratzinger, Jean Gallo e Luis Ladaria Ferrer, oltre che dai pensatori della “teologia della migrazione”.

La maggior parte della carriera del Cardinale Baggio è stata dedicata ai migranti e ai rifugiati. Ha ricoperto vari ruoli in diversi Paesi, dimostrando il suo impegno per questa causa.

In Cile, negli anni ’90, ha lavorato come consulente sulla migrazione con la Conferenza Episcopale Cilena. In seguito, è diventato Direttore del Dipartimento di Migrazione dell’Arcidiocesi di Buenos Aires, durante il quale ha collaborato con il Cardinale Jorge Mario Bergoglio e ha stretto un’amicizia duratura.

Baggio ha insegnato in diverse università in Europa, America Latina e Asia. Ha diretto lo Scalabrini Migration Center a Quezon City, nelle Filippine, ed è stato responsabile dell’Asian and Pacific Migration Journal dal 2002 al 2010. Nel 2010, è stato nominato direttore dello Scalabrini International Migration Institute (SIMI) di Roma, parte della Pontificia Università Urbaniana. Dal 2013, ne è il preside e professore ordinario.

L’esperienza del Cardinale Baggio nelle questioni migratorie ha portato alla sua nomina in Vaticano. Nel gennaio 2017, ha iniziato a servire come co-segretario della sezione migranti e rifugiati del Dicastero della Santa Sede per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale. Nell’aprile 2022, è stato nominato sottosegretario dell’intero Dicastero.

Nel 2021, è stato nominato membro della commissione vaticana COVID-19 che, in modo controverso, ha promosso l’idea che l’assunzione dei vaccini anti-covirus sia un “atto d’amore”.

Nel 2023, le responsabilità del Cardinale Baggio si sono ulteriormente ampliate quando è stato scelto per implementare il progetto ecologico del Vaticano, il Borgo Laudato Si’, un laboratorio agricolo ecologico e un centro di formazione con sede a Castel Gandolfo. Il suo obiettivo è quello di “promuovere la conversione ecologica”, ha detto Baggio, e di “passare a un’economia circolare e generativa”.

Il cardinale vede la migrazione e l’ecologia come collegate. Ha detto nel 2024: “Non possiamo ignorare l’ecologia, perché le aree più colpite dai nuovi fenomeni atmosferici, che creano desertificazione, carenza d’acqua, ecc. sono le aree da cui arriveranno ancora più migranti in futuro”.

Papa Francesco ha elevato Baggio a cardinale il 7 dicembre 2024, dopo avergli conferito anche il titolo personale di arcivescovo il 31 ottobre 2024. La consacrazione episcopale di Baggio è prevista per l’11 gennaio 2025. Si prevede che sostituirà il Cardinale Michael Czerny, che andrà presto in pensione per motivi di età, come capo del dicastero.

Oltre al suo lavoro religioso e umanitario, il Cardinale Baggio è anche un musicista e compositore. Ha composto canzoni cristiane teatrali ed elettro-pop, ispirandosi a cantanti italiani degli anni ’70 e ’80, oltre che a cantautori di lingua inglese. I suoi gusti musicali spaziano dal pop alla classica, e tra i suoi preferiti ci sono Bach, Beethoven e Vivaldi.

“La musica mi ha sempre accompagnato nelle mie missioni”, dice. “Dal 2010, tuttavia, ho dovuto mettere in pausa la chitarra. Continuo ad ascoltare una varietà di generi molto eclettici e dico sempre che arriverà un momento in cui potrò ricominciare a comporre”.

Grazie alla sua esperienza internazionale, il Cardinale Baggio parla probabilmente italiano (la sua lingua madre), inglese e spagnolo.