Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano a Villa Albani

Creato da:

Francesco

Status Votante:

Non-Elettore

Nazione:

Spagna

Età:

80

Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, L.C.

Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano a Villa Albani

Ex Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

Spagna

Christus in vobis spes gloriae

Cristo in voi, speranza della gloria

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Dati chiave

Data di Nascita:

1 Marzo 1945 (80 anni)

Luogo di Nascita:

Salamanca, Spagna

Nazione:

Spagna

Concistoro:

27 Agosto 2022

da

Francesco

Status Votante:

Non-Elettore

Incarico:

Emerito

Tipo:

Cardinale Diacono

Chiesa Titolare:

Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano a Villa Albani

Sintesi

Il Cardinale Fernando Vérgez Álzaga, un alto funzionario vaticano il cui servizio curiale ininterrotto risale ai primi anni ’70, è un Legionario di Cristo che, molto tardi e grazie alla tutela di Papa Francesco, ha fatto rapidamente carriera fino a diventare capo dello Stato della Città del Vaticano e cardinale.

Nato il 1° marzo 1945 a Salamanca (Spagna), si sa poco della sua vita personale fino al dicembre 1965, quando ha emesso i voti di professione perpetua nella Congregazione dei Legionari di Cristo (LC). Fu poi ordinato sacerdote nel novembre 1969 a Roma dal Cardinale Ildebrando Antoniutti, nella Basilica romana di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo.

Vérgez è poi entrato nella Pontificia Università Gregoriana per studiare Filosofia e Teologia, ottenendo la licenza in entrambe le discipline secondo le varie biografie che si conoscono del prelato spagnolo, ma nessuna di esse riporta la data in cui avrebbe raggiunto il grado accademico.

Anche se non proveniva da una famiglia benestante, la sua conoscenza personale con il fondatore, poi caduto in disgrazia, dei Legionari, Padre Maciel Marcial, gli permise di venire a Roma per studiare e perseguire una “carriera” anomala come religioso extracomunitario. Era vicino al Cardinale argentino (ora Beato) Edoardo Francisco Pironio (dopo la morte di Pironio, condivise l’alloggio con Monsignor Brian Farrell, L.C. in un appartamento del Sant’Uffizio).

Nel 1972 ha iniziato a lavorare presso la Santa Sede, dove è rimasto, ricoprendo vari incarichi fino ad oggi. Da quel momento in poi, la sua intera vita sacerdotale si è svolta all’interno delle Mura Vaticane, nella Curia Romana, piuttosto che nei Legionari di Cristo. Ha lavorato sotto cinque Pontefici: San Paolo VI, il Beato Giovanni Paolo I, San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.

Il suo primo incarico è stato presso la Sacra Congregazione per gli Istituti di Vita Religiosa e le Società di Vita Apostolica, dove nel dicembre 1975 ha incontrato il Cardinale Pironio, che quell’anno è stato nominato prefetto della Congregazione. Vérgez divenne il suo segretario personale. Nel 1984 Pironio fu trasferito al Pontificio Consiglio per i Laici e nominato presidente del dicastero da Papa Giovanni Paolo II. Pironio e Vérgez lavorarono a stretto contatto per ventitré anni, fino alla morte del Cardinale Pironio , avvenuta il 5 febbraio 1998.

Un fatto eclatante dimostra l’affinità spirituale e l’amicizia che univa i due: quando fu nominato per la prima volta ad un incarico episcopale – come vescovo ausiliare di La Plata (Buenos Aires, Argentina) – da Paolo VI nel 1964, Pironio scelse come motto del suo stemma la frase paolina di Col 1, 27: “Christus in vobis, spes gloriae” [Cristo tra voi, speranza di gloria]. Quando è stato nominato vescovo per la prima volta nel 2013, Fernando Vérgez ha scelto lo stesso motto per il suo stemma episcopale.

In quel periodo, grazie a frequenti viaggi a Buenos Aires e grazie a Pironio e al Cardinale Antonio Quarracino, Vérgez ha conosciuto bene Jorge Mario Bergoglio.

Uomo timido e poco avvezzo alla teologia, Vérgez preferisce l’ufficio alle omelie e, nonostante non abbia grandi conoscenze informatiche, ma anche grazie ai suoi superiori nella Legione, nel 2004 l’allora Padre Vérgez fu nominato capo del Dipartimento Internet della Santa Sede.

Nel 2008, grazie alla sua amicizia con l’Arcivescovo Renato Boccardo, allora Segretario Generale del Governatorato (governo dello Stato della Città del Vaticano), è stato nominato direttore della Direzione delle Telecomunicazioni del Governatorato.

Il 30 agosto 2013, Papa Francesco lo ha nominato segretario generale del Governo dello Stato della Città del Vaticano, annunciando al contempo che lo avrebbe fatto vescovo, assegnandogli il titolo di Villamagna in Proconsulari (un’antica diocesi della Tunisia attualmente inesistente, situata a 50 km dall’antica città di Cartagine). Il 15 novembre dello stesso anno è stato consacrato vescovo da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro, accompagnato dal Cardinale Giuseppe Bertello e dal Vescovo Brian Farrell L.C. come co-consacratori. Il Cardinale Vérgez è amico di Bertello, Farrell e di suo fratello, il Cardinale Kevin Farrell, ex Legionario di Cristo.

Il 30 agosto 2018, Vérgez è stato confermato segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e il 29 settembre 2020 è stato nominato membro della Commissione per le questioni riservate, creata da Papa Francesco per supervisionare la riservatezza degli affari economici della Santa Sede.

L’8 settembre 2021, Francesco lo ha nominato Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, elevando la sua dignità episcopale ad Arcivescovo. Il presidente della Pontificia Commissione e del Governatorato è il capo del governo della Città del Vaticano.

Nell’agosto dell’anno successivo, Papa Francesco lo ha elevato al Collegio Cardinalizio, rendendolo cardinale diacono di Santa Maria delle Mercedes e San Adriano in Villa Albani.

Vérgez Álzaga è membro del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (dal settembre 2022) e membro del Consiglio dei Cardinali (dal marzo 2023).

Dal momento in cui ha iniziato il suo lavoro sacerdotale nella Curia romana nel 1972 fino alla sua promozione in prima linea nella gerarchia vaticana nel 2013, non si conoscono praticamente dichiarazioni pubbliche, scritti o omelie del Cardinale Vérgez. Questo è sorprendente ed è praticamente impossibile estrarre frasi, concetti o insegnamenti che ci permettano di conoscere il suo pensiero sulla Rivelazione cattolica e sulla Fede cattolica. Viene registrato come laureato in filosofia e teologia, ma senza che venga riportato l’anno di laurea.

Colpisce anche il fatto che, nonostante la sua presunta formazione ‘umanistica’, i suoi incarichi di lavoro sono stati più tecnici che pastorali, tra cui la nomina a capo dello Stato della Città del Vaticano e a membro del Consiglio dei Cardinali di Papa Francesco, che consigliano Francesco sulla governance e sulla riforma della Chiesa. Ad eccezione della sua adesione ai concetti di Chiesa “missionaria” e “sinodale”, non c’è alcuna traccia nelle sue dichiarazioni che ci permetta di intravedere, intuire o conoscere il suo pensiero filosofico e teologico.

Poco, infatti, si sa della vita e dell’opera sacerdotale del Cardinale Fernando Vérgez Álzaga. La sua vita ecclesiastica si è sviluppata quasi interamente nella Curia romana, sotto i pontificati di cinque Papi e in particolare accompagnando il Beato Cardinale argentino Eduardo Francisco Pironio per 25 anni come suo segretario personale. Ma tutto questo è avvenuto senza alcuna predicazione nota o pronunciamento pubblico, tranne negli ultimi anni, quando è stato promosso nella Santa Sede per assumere posizioni di responsabilità istituzionale.

Ciò che si sa del cardinale è che è un servitore obbediente dei Papi, sempre disposto e capace di attuare qualsiasi misura essi vogliano proporre. Chi ha lavorato con lui dice che è un uomo timido che esige molto da se stesso e dai suoi subordinati ma, come molti nella Legione, è assolutamente sottomesso ai suoi superiori che non contraddice mai. La sua rapida ascesa nella gerarchia ecclesiastica è stata una sorpresa per i suoi amici e per coloro che hanno lavorato con lui.

Ordinazione Diaconale Femminile

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Benedizione delle Coppie dello Stesso Sesso

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Rendere Opzionale il Celibato Sacerdotale

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Restrizioni al Vetus Ordo (Messa Antica)

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Accordi Segreti Santa Sede-Cina

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Promuovere una Chiesa “Sinodale”

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Il Cardinale Vérgez Álzaga sul Promuovere una “Chiesa Sinodale”

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A Favore

Il Cardinale Vérgez Álzaga ha accolto con favore la riforma della Curia Romana, ritenendola un aiuto per rendere la Chiesa più sinodale.

Profilo Completo

MUNUS REGENDI

Nel 2020, l’allora Arcivescovo Vérgez implementò i protocolli in risposta all’emergenza Covid-19. In un’intervista pubblicata il 10 maggio 2020, pochi mesi dopo l’imposizione del confino e dell’isolamento per l’intera popolazione italiana, ha affermato che lo Stato della Città del Vaticano ha rispettato tutte le norme preventive e sanitarie previste dalle autorità, per affrontare il Covid-19, soprattutto per quanto riguarda le visite ai Musei Vaticani e ai Giardini Vaticani. Ma ha sottolineato che per rendere vivi i musei, sono necessarie le persone vive presenti in essi. “La virtualità non può mai sostituire la realtà: per godere dell’arte abbiamo bisogno di occhi e cuore, non di schermi da toccare”. Per questo ha proposto di attivare i protocolli sanitari per il personale ufficiale, a partire dalla misurazione della temperatura corporea e dalla consegna di guanti e maschere. Ha riferito che la Direzione della Salute e dell’Igiene del Governo vaticano ha trasmesso un decalogo che fa riferimento alle regole di igiene e di allontanamento sociale, affinché tutti possano seguirlo scrupolosamente.

Sorprendentemente, non c’è stata alcuna disposizione in quel momento, né si è pensato di fare un protocollo che permettesse la celebrazione della Messa con i fedeli presenti. Per i Musei sì, per la celebrazione eucaristica no.

Restrizioni di Covid-19

Durante la crisi del Covid-19, l’Arcivescovo Vérgez, in collaborazione con il Cardinale Pietro Parolin, ha attuato alcune delle restrizioni più severe al mondo, seguendo da vicino le disposizioni sanitarie imposte dal Governo italiano e la politica promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Queste includono l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale e i visitatori del Vaticano. Questo nonostante le persistenti domande sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini, e le preoccupazioni di coscienza sul fatto che alcuni di essi erano stati prodotti utilizzando linee cellulari di feti umani abortiti.

Il Vaticano aveva implementato un Super Green Pass nel 2021, che è stato ulteriormente esteso il 5 gennaio, quando l’Arcivescovo Vérgez ha annunciato che tutti i visitatori dei Musei e Giardini Vaticani devono presentare il pass, con esenzioni consentite solo caso per caso.

Tre settimane dopo, l’Arcivescovo Vérgez ha dichiarato che il Super Green Pass, che include un terzo booster jab, sarà richiesto a tutto il restante personale dello Stato della Città del Vaticano, compresi tutti i collaboratori e i visitatori esterni. I partecipanti alle liturgie e alle udienze generali papali non sono stati menzionati nel decreto e quindi sono stati esclusi.

Il Vaticano ha eliminato completamente le restrizioni e i mandati solo nel giugno 2022, diventando così una delle ultime autorità al mondo a farlo.

Governo della Chiesa Cattolica

Per il prelato spagnolo, far parte del Collegio cardinalizio significa assumere la missione di “aiutare il Papa nel governo della Chiesa universale”, che per lui significa “sostenerlo nell’adempimento della sua missione e del suo magistero”. Ciò significa portare in questo ruolo la sua storia personale, la sua ricchezza di esperienza e la sua sensibilità ecclesiale e spirituale del popolo e del continente a cui appartiene.

Il Cardinale Vérgez ha detto che le sfide che costituiscono i problemi che la Chiesa e il Papa devono affrontare sono “soprattutto quelle legate alla situazione sociale ed economica del mondo di oggi”, rappresentate dalla “crisi di identità” che molte persone stanno soffrendo, “la secolarizzazione che ha cancellato ogni traccia di Dio dalla società in molti Paesi” e “la crescente perdita del senso del peccato”. Egli ritiene che “la Chiesa debba far sentire la sua voce laddove la dignità umana è calpestata, come nei Paesi in guerra”, e che sia “necessario anche dare maggiore impulso all’evangelizzazione e alla promozione umana, guardando soprattutto agli esclusi e agli ultimi della società“. Infatti, ha aggiunto, i prossimi sforzi “devono concentrarsi sulla protezione dell’ambiente e sull’uscita totale dall’emergenza della pandemia“.

Come si può vedere, il Cardinale Vérgez è strettamente fedele all’agenda pontificia, motivo per cui omette qualsiasi riferimento ai problemi e alle sfide veramente gravi, o meglio, molto gravi, che riguardano l’umanità: il genocidio dei nascituri, la legalizzazione dell’eutanasia, la brutale concentrazione della ricchezza mondiale in pochissime mani e la crescente miseria e impoverimento imposti alla maggioranza dei membri della grande famiglia umana, la fiorente industria del traffico di esseri umani, lo spopolamento e la scristianizzazione dell’Europa, l’omosessualità clericale e la coesistenza e connivenza delle più alte gerarchie ecclesiastiche con essa.

Al massimo, offre un riferimento generico a Dio, ma in nessun momento viene menzionato Gesù Cristo e la Sua presenza nella Chiesa e nel mondo, nonostante il silenzio all’interno e all’esterno della Chiesa che cerca di ignorarLo e di eliminarLo dall’agenda pubblica.

La Sua Carriera Ecclesiastica

La carriera di Vérgez è progredita in modo significativamente più rapido dopo l’elezione di Papa Francesco, in parte grazie al fatto che aveva già familiarizzato con il futuro Papa a Buenos Aires.

Il segretario generale del Governatorato al momento dell’elezione di Francesco era Mons. Giuseppe Sciacca, che era vicino a Papa Benedetto XVI, a Mons. Georg Gänswein e al Cardinale Tarcisio Bertone, allora Segretario di Stato Vaticano.

Sciacca doveva essere sostituito al più presto, e Francesco identificò subito Vèrgez come una figura di fiducia per il ruolo nel Governatorato, allora guidato dal Cardinale Giuseppe Bertello, di cui anche Francesco si fidava. Lo Stato della Città del Vaticano sarebbe stato quindi in “mani sicure”.

Francesco iniziò a dare ordini a Vérgez sulle promozioni e sull’assunzione di dipendenti. Nonostante il fatto che queste fossero talvolta ufficialmente bloccate per motivi economici di deficit finanziario, Vérgez avrebbe eseguito qualsiasi ordine proveniente da Santa Marta, la residenza e l’ufficio del Papa.

“Le telefonate erano quasi quotidiane e Vérgez le eseguiva”, ha detto una fonte interna, aiutandolo a scalare i gradi, diventando prima vescovo e poi arcivescovo. La fonte ha aggiunto che il Cardinale Bertello a volte rifiutava alcune istruzioni di Francesco, tanto che negli ultimi due anni della presidenza di Bertello del Governatorato, Francesco non parlava più con lui ma solo direttamente con Vérgez. Presto fu chiaro che Vérgez sarebbe stato il futuro Presidente del Governatorato. “Per lui è arrivata la porpora”, ha detto la fonte, aggiungendo che “mai nella sua vita avrebbe pensato di arrivare a questo punto”.

Sebbene sia un amministratore capace, non è considerato una persona di “grande profondità teologica” da coloro che lo conoscono, e quando è arrivato al Governatorato, non aveva alcuna conoscenza o competenza di ciò che comportava l’incarico. Si è anche guadagnato la reputazione di non assumersi la responsabilità dei suoi errori. Si dice che i suoi amici più stretti siano tutti sorpresi della sua sfolgorante carriera.

Chiesa Missionaria e Sinodale

Per quanto riguarda la ‘riforma’ della Curia romana attuata da Papa Francesco attraverso la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, il cardinale spagnolo ritiene che con questo documento “la Chiesa sarà più missionaria e sinodale”.

Ritiene che uno degli elementi fondamentali della nuova Costituzione “sia proprio la missionarietà – evangelizzare, sia dove l’annuncio è già presente da secoli, sia dove non è ancora stato accettato“.

Focus sul Cambiamento Climatico

Sempre obbediente alle istruzioni papali, il Cardinale Vérgez ha voluto adottare politiche di agenda climatica per lo Stato della Città del Vaticano. Nel 2023 ha accettato di guidare un progetto di installazione di pannelli solari nella grande tenuta di Santa Maria di Galeria, vicino a Roma. L’iniziativa mira a rendere il piccolo Stato autosufficiente dal punto di vista energetico.

MUNUS SANCTIFICANDI

Omelia per la Beatificazione del Cardinale Eduardo Francisco Pironio

Le omelie che il Cardinale Vérgez ha pronunciato nel corso della sua vita sacerdotale e che sono disponibili al pubblico sono estremamente scarse. In effetti, se ne trova solo una, quella pronunciata il 16 dicembre 2023 in occasione della Messa di beatificazione del Cardinale Eduardo Pironio, celebrata nella Basilica di Luján, dove è sepolto il nuovo beato argentino.

Nella sua omelia, il Cardinale Vérgez ha fatto ricorso ad una lettera di Papa Francesco, datata 2008, per descrivere la personalità di Pironio, che ha evidenziato come “un umile Pastore secondo lo spirito del Concilio Vaticano II, un testimone della speranza e della pazienza evangelica, un coraggioso difensore della causa dei più poveri“. L’omelia ha richiamato l’attenzione sulle virtù umane personali del nuovo beato, infuse e rafforzate dalla fede, dalla vita di preghiera, dall’abitudine alla contemplazione, dall’intensa devozione alla Beata Vergine, dall’umiltà, dalla pazienza e dalla speranza in mezzo alle sofferenze e alle croci che ha costantemente sperimentato durante il suo servizio alla Sede petrina.

In due occasioni, il cardinale legionario ha evidenziato le virtù del Cardinale Pironio, che sono state citate come esempio ed eredità da seguire per tutti i fedeli cristiani. Da un lato, ha detto, è stato il suo esempio di “fedeltà al Vangelo, alla Chiesa e al Magistero del Papa [San Paolo VI e San Giovanni Paolo II”], in modo tale da evitare ogni personalismo, al fine di “comunicare la verità del Vangelo e l’integrità della tradizione“. Attraverso una vita spirituale “nutrita dalla pietà eucaristica, dalla grande devozione mariana e dalla venerazione dei Santi”, ha fatto dell’annuncio del Vangelo e della missione “il suo obiettivo quotidiano“.

D’altra parte, strettamente collegato a quanto sopra, ha osservato che il Cardinale Pironio ha salvato come eredità la centralità della presenza reale e autentica di Gesù Cristo nella celebrazione delle Giornate Mondiali della Gioventù, di cui è stato iniziatore, promotore e grande animatore. Il Cardinale Pironio, ha detto Vérgez, ha sottolineato che l’obiettivo delle Giornate era “scegliere di nuovo il Signore e impegnarsi a servirlo, come missionari nel cuore della società”. Si trattava, ha aggiunto, di proclamare “la Buona Novella di Gesù nel cuore della società e di costruire con tutti gli uomini di buona volontà la nuova civiltà dell’amore”, camminando con “Maria, la madre di Gesù”.

MUNUS DOCENDI

A questo proposito c’è ben poco da presentare da parte del Cardinale Vérgez, se non la sua adesione alla missionalità e alla sinodalità della Chiesa, ma senza alcun riferimento o menzione alla Chiesa bimillenaria “una, santa, cattolica e apostolica”. Non ci sono nemmeno riferimenti al mandato missionario di Gesù Cristo per la Chiesa, a Gesù crocifisso e risorto realmente presente nell’Eucaristia, ai drammi dell’anti-cultura della morte rappresentati dalla promozione dell’eutanasia e dell’aborto come “nuovi diritti umani costituzionali”, nonché un silenzio totale – né sì né no – sul “matrimonio omosessuale”, ecc.

In termini generali, il cardinale spagnolo sostiene che le sfide che la Chiesa deve affrontare sono “quelle legate principalmente alla situazione sociale ed economica del mondo di oggi”, aggiungendo a queste la “secolarizzazione”, gli attacchi alla “dignità umana nei Paesi in guerra”, la “protezione dell’ambiente”, il “superamento dell’emergenza della pandemia”.

Questo profilo è stato tradotto con l’intelligenza artificiale e non è ancora stato revisionato per eventuali errori.

Servizio alla Chiesa

  • Ordinazione Sacerdotale: 26 novembre 1969
  • Ordinazione Episcopale: 15 novembre 2013
  • Creato Cardinale: 27 agosto 2022

Studi

  • Licenza in Filosofia e Teologia, Pontificia Università Gregoriana, Roma
  • Diploma della Scuola per Archivisti, Archivio Segreto Vaticano

Incarichi

  • 1972: Inizio del servizio presso la Santa Sede nella Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
  • 1984: trasferito al Pontificio Consiglio per i Laici
  • 2004: Nominato capo ufficio dell’Ufficio Internet della Santa Sede
  • 2008: Nominato direttore della Direzione delle Telecomunicazioni dello Stato della Città del Vaticano
  • 2013: Nominato Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
  • 2020: Nominato membro della Commissione per le questioni confidenziali
  • 2021: Nominato Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
  • 2022: Assegnazione del diaconato di Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano a Villa Albani
  • 2023: Insediato come Cardinale-Diacono di Santa Maria della Mercede e Sant’Adriano a Villa Albani

Incarichi Curiali

  • Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
  • Consiglio dei Cardinali
  • Commissione per le questioni confidenziali

Foto: dpa picture alliance / Alamay