SS. Nomi di Gesù e Maria in via Lata

Creato da:

Francesco

Status Votante:

Elettore

Nazione:

Gran Bretagna

Età:

79

Cardinale Timothy Radcliffe, O.P.

SS. Nomi di Gesù e Maria in via Lata

Ex Maestro dell'Ordine dei Predicatori

Gran Bretagna

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Dati chiave

Data di Nascita:

22 Agosto 1945 (79 anni)

Luogo di Nascita:

Londra, Regno Unito

Nazione:

Gran Bretagna

Concistoro:

7 Dicembre 2024

da

Francesco

Status Votante:

Elettore

Incarico:

Emerito

Tipo:

Cardinale Diacono

Chiesa Titolare:

SS. Nomi di Gesù e Maria in via Lata

Sintesi

Il Cardinale Timothy Radcliffe, già Maestro dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani), è un noto teologo progressista le cui posizioni su alcuni insegnamenti morali della Chiesa, in particolare sull’omosessualità, hanno suscitato notevoli controversie.

Nato il 22 agosto 1945, Radcliffe ha cinque fratelli ed ebbe un’educazione privilegiata: dal lato paterno discende da un pastore anglicano, il cui padre era stato elevato al rango di baronetto nel XIX secolo e aveva assunto il cognome Radcliffe. Dal lato materno discende da un cattolico portoghese che, nel tardo XIX secolo, sposò una discendente di una famiglia aristocratica cattolica ricusante.1(cf. Burke’s Peerage)

Da bambino frequentò la Worth Abbey School nel Sussex e poi la Downside Abbey nel Somerset, entrambe prestigiose e costose scuole private inglesi gestite dai benedettini.

Entrò nella Provincia inglese dell’Ordine Domenicano nel 1965 e fu ordinato sacerdote nel 1971. Studiò al Blackfriars College e al St. John’s College di Oxford, nonché a Parigi sotta la guida del noto teologo francese Yves Congar, esponente della Nouvelle Théologie, discusso movimento di orientamento liberale.

Fu cappellano dell’Università di Londra dal 1974 al 1976, poi presso l’Imperial College of Science, prima di insegnare Scrittura e Dottrina al Blackfriars per dodici anni. Tuttavia, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, non fu professore né docente ufficiale dell’Università di Oxford.2Le sue posizioni e affiliazioni alla facoltà di teologia di Oxford derivavano unicamente dall’essere frate domenicano presso il centro di studi privato dei Domenicani presso Blackfriars, una comunità che per motivi storici ha legami con l’università. Fu priore della Provincia inglese dei Domenicani tra il 1988 e il 1992, dopodiché fu eletto Maestro dell’Ordine dei Predicatori (ossia il capo dell’Ordine domenicano), carica che mantenne fino al 2001.

Contrariamente a quanto riportato in alcune biografie inesatte, Radcliffe non conseguì un titolo post-laurea a Oxford.3Il Master of arts (MA) a Oxford non è un titolo di ricerca e quindi non viene normalmente indicato separatamente nel curriculum, poiché viene conferito automaticamente sette anni dopo il conseguimento del Bachelor of Arts (BA). Non possiede nemmeno un dottorato. In effetti, Radcliffe non ha prodotto alcuna opera accademica; avanzò nell’insegnamento solo in quanto domenicano. Una volta eletto Maestro dell’Ordine domenicano, ottenne una certa notorietà che lo portò a divenire un autore conosciuto. Ha ricevuto diversi dottorati honoris causa come figura cattolica di rilievo.

Durante il suo mandato di Maestro dell’Ordine, viaggiò in tutto il mondo, fondò i Dominican Volunteers International e svolse un ruolo chiave nella fondazione degli uffici rappresentativi francescano-domenicani presso le Nazioni Unite, conferendo ai Domenicani lo status di “Organizzazione Non Governativa”.

Amico stretto del defunto Cardinale Basil Hume, che auspicava fosse suo successore come arcivescovo di Westminster, Radcliffe divenne un teologo, predicatore e autore di fama, grandemente celebrato dai teologi progressisti e dai sostenitori della teologia liberale. I suoi libri sono stati tradotti in 24 lingue. Nel 2007 vinse il Premio Michael Ramsey, un riconoscimento anglicano, per i suoi scritti teologici. Radcliffe ha inoltre ricevuto numerosi dottorati honoris causa, tra cui quelli dell’Università di Oxford, dell’Università di Friburgo e della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum).

È stato patrono del Catholic AIDS Prevention and Support e ha preso parte al ministero verso le persone affette da AIDS, oltre a impegnarsi in campagne contro le armi nucleari. Radcliffe ha inoltre fatto parte per otto anni del consiglio di amministrazione di CAFOD ed è patrono dell’International Young Leaders Network.

Sebbene nei primi anni 2000, dopo aver guidato i Domenicani, avesse cercato una vita semplice a Oxford, la sua carriera ha ricevuto nuovo slancio con l’elezione di Papa Francesco, con il quale condivide molte posizioni progressiste.

Nel 2015 fu nominato consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, incarico che coincise con la sua direzione dell’Istituto Las Casas per la Giustizia Sociale a Blackfriars, Oxford.

Nell’ottobre 2023, su invito del Papa, Radcliffe ha offerto meditazioni spirituali ai partecipanti al Sinodo sulla Sinodalità, iniziando con un ritiro pre-sinodale. Durante la seconda e ultima sessione del sinodo a Roma nell’ottobre 2024, Radcliffe ha avuto un ruolo ancora maggiore, offrendo riflessioni spirituali per gran parte dell’incontro, durato un mese, oltre che durante il ritiro che ne ha preceduto l’inizio. I temi da lui affrontati includono l’importanza dell’ascolto e del dialogo, l’apertura alla Provvidenza di Dio e l’invito a non lasciarsi guidare dalla paura nelle decisioni, sia essa la paura del cambiamento o quella di rimanere fermi.

Dopo che Papa Francesco ha annunciato nell’ottobre 2024 l’elevazione di padre Radcliffe al cardinalato, quest’ultimo ha chiesto un’esenzione dal vestire l’abito cardinalizio, esenzione che il Papa gli concesse “con piena comprensione”, esonerandolo “dall’uso di indumenti così elaborati”.

Radcliffe non è stato esente da controversie per alcune sue affermazioni sugli insegnamenti morali della Chiesa, in particolare sull’omosessualità. Nel 2005, mentre in Vaticano si discuteva se ammettere uomini con tendenze omosessuali nei seminari, in seguito agli scandali di abusi, padre Radcliffe affermò che tale inclinazione non dovrebbe costituire un ostacolo al sacerdozio, ma che piuttosto ne dovrebbero essere esclusi coloro che si oppongono alla loro candidatura.

In una conferenza a Los Angeles nel 2006, invitò i cattolici ad “accompagnare [gli omosessuali] nel discernere cosa questo significhi, lasciando che le nostre idee vengano allargate”. Disse che ciò avrebbe significato guardare Brokeback Mountain [il primo film di rilievo di Hollywood a presentare una storia d’amore tra due protagonisti omosessuali], leggere romanzi gay, vivere con amici omosessuali e ascoltare con loro mentre ascoltano il Signore”.

Nel 2012, in segno di sostegno alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, alle quali ilo Vaticano si era sempre opposto, scrisse su The Tablet che le relazioni omosessuali dovrebbero essere “custodite e sostenute” e che il “Dio dell’amore può essere presente in ogni amore autentico”. Radcliffe ha spesso celebrato Messe per cattolici omosessuali — le cosiddette “Soho Masses” — a Londra.

Scrivendo in una rivista anglicana nel 2013, affermò che le relazioni omosessuali “possono esprimere il dono di sé di Cristo” e “la fedeltà reciproca, una relazione di alleanza in cui due persone si legano per sempre”. Si oppone al “matrimonio gay”, affermando che non è equivalente al matrimonio, poiché non è “intrinsecamente unitivo”.

Da anni si sollevano preoccupazioni sulla tendenza di Radcliffe a “spostare i confini dell’ortodossia cattolica”. Sull’omosessualità, i critici sostengono che le sue affermazioni contraddicano l’insegnamento della Chiesa, anche se egli cerca di mascherarlo dichiarando di sostenere il Magistero mentre allo stesso tempo mette in discussione come lo si debba applicare. I suoi scritti sono stati paragonati all’“inchiostro delle seppie o [ad una] cortina fumogena” per tentativi di evitare dichiarazioni morali chiare sull’attività omosessuale.

Altri lo accusano di impiegare una retorica che funge da “cavallo di Troia” per cambiare l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità; fanno inoltre notare che non distingue chiaramente tra orientamento omosessuale, che la Chiesa non considera peccaminoso, e atti omosessuali, che invece considera tali.

Durante il Sinodo dell’ottobre 2024, il Cardinale Radcliffe ha criticato i vescovi africani che hanno respinto Fiducia Supplicans e ha destato scalpore scrivendo su L’Osservatore Romano che, a suo avviso, i vescovi africani erano “sotto una forte pressione da parte degli evangelici, con denaro americano; degli ortodossi russi, con denaro russo; e dei musulmani, con denaro dei ricchi Paesi del Golfo”. In seguito ha pubblicato una dichiarazione per precisare che i suoi commenti non intendevano suggerire che le posizioni assunte dai vescovi africani “fossero influenzate da considerazioni economiche”.

Su altre questioni, il domenicano inglese ha espresso il proprio sostegno all’idea di allentare le restrizioni sulla Comunione per i divorziati risposati civilmente già prima dei Sinodi sulla Famiglia del 2014-2015. Scrivendo sulla rivista America nel 2013, affermava di nutrire due “profonde speranze”: che si trovi “una via per accogliere alla Comunione le persone divorziate e risposate” e che alle donne sia permesso predicare durante la Messa.

Il Cardinale Radcliffe è un convinto sostenitore della sinodalità. In passato ha messo in guardia contro la “paura del dibattito” nella Chiesa e contro il “sospetto che, se davvero rendiamo pubbliche le nostre divergenze, allora l’autorità della Chiesa sarà minata”. Crede che servano coraggio e umiltà per “osare sbagliare”, poiché “non possiamo parlare come coloro che hanno la verità in pugno, al contrario dei nostri ignoranti e bigotti avversari!”

Per Radcliffe, è fondamentale confidare nello Spirito Santo affinché “la verità emerga”, pur ammettendo che “potremmo scoprire di non avere ragione”.

Servizio alla Chiesa

  • Ordinazione Sacerdotale: 2 ottobre 1971
  • Ordinazione Episcopale: mai ordinato all’episcopato.
  • Creato Cardinale: 7 dicembre 2024

Studi

  • Scuola preparatoria di Worth, Sussex
  • Scuola benedettina di Downside, Somerset
  • Università di Oxford, Inghilterra
  • Ha studiato a Parigi, Francia

Incarichi

  • 1965: Si è unito alla Provincia inglese dell’Ordine Domenicano
  • 1974-1976: Cappellano dell’Università di Londra
  • 1976-1988: ha insegnato a Oxford
  • 1992-2001: eletto Maestro dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani)
  • 2001-oggi: Predicatore itinerante e docente con sede a Oxford
  • 2015: Nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace
  • 2023: Ha guidato i ritiri per i partecipanti al Sinodo sulla Sinodalità
  • 2024: Ha guidato i ritiri per i partecipanti al Sinodo sulla sinodalità

Incarichi Curiali

  • Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

Foto: Edward Pentin