Le Loro Posizioni
SOMMARI SUI TEMI CHIAVE
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Ordinazione Diaconale Femminile
La Chiesa cattolica insegna che solo gli uomini battezzati possono ricevere validamente gli Ordini sacri (diaconato, sacerdozio ed episcopato) — una posizione definitivamente affermata da Papa Giovanni Paolo II nel documento del 1994 Ordinatio Sacerdotalis. Tuttavia, recentemente sono state esercitate pressioni per consentire l’ordinazione diaconale femminile, una mossa considerata da alcuni come passo fondamentale per giungere all’ordinazione sacerdotale femminile. Sebbene Papa Francesco abbia pubblicamente respinto questa possibilità, a oggi la questione è considerata dibattuta.
Benedizione delle Coppie dello Stesso Sesso
La Dichiarazione Fiducia Supplicans (2023) ha permesso per la prima volta ai sacerdoti di offrire benedizioni “spontanee e non liturgiche” a coppie dello stesso sesso. Il Vaticano ha ribadito che l’insegnamento della Chiesa è rimasto invariato, ma i critici sostengono che si tratti di un importante cambiamento dottrinale. In particolare, tale dichiarazione avrebbe indebolito il Responsum del 2021, che rifiutava esplicitamente qualsiasi benedizione formale o liturgica per le unioni tra persone dello stesso sesso, affermando che la Chiesa “non può benedire il peccato”. Fiducia Supplicans ha causato un’ampia controversia, con un numero significativo di vescovi – soprattutto in Africa – che l’ha respinta.
Rendere Opzionale il Celibato Sacerdotale
Le pressioni per rendere facoltativo il celibato sacerdotale sono cresciute negli ultimi decenni, da una parte perché viene da taluni considerato come “ingiusto” nei confronti di un uomo, dall’altra perché, secondo alcuni, l’opzione potrebbe contribuire a risolvere la carenza di sacerdoti e a contrastare comportamenti inopportuni. Coloro che, invece, sostengono il celibato come regola obbligatoria, in quanto disciplina fondata sull’esempio di Cristo stesso e tradizione perenne della Chiesa, ritengono che esso apporti molti benefici alla Chiesa, permettendo ai sacerdoti di dedicarsi pienamente a Dio e di esprimere la loro paternità soprannaturale. Papa Francesco ha suggerito che tale regola possa essere rivista e ha lasciato aperta la questione.
Restrizioni al Vetus Ordo (Messa Antica)
Nel luglio 2021, Papa Francesco ha emanato Traditionis Custodes, lettera in forma di motu proprio che ha imposto severe restrizioni alla forma del Rito romano antico. Con questo motu proprio, Francesco ha abrogato il Summorum Pontificum di Benedetto XVI (2007), che aveva ampliato l’accesso alla Messa antica (vetus ordo missae). La sua decisione, molto controversa, ha portato alla chiusura di numerose parrocchie fiorenti legate alla Messa tradizionale, soprattutto negli Stati Uniti, e molte altre sono a rischio. Papa Francesco ha sostenuto che queste restrizioni fossero necessarie per promuovere l’unità nella Chiesa, ritenendo che alcuni seguaci della Messa tradizionale si opponessero al Concilio Vaticano II. Il suo obiettivo dichiarato è stato quello di unificare il Rito romano, facendo del novus ordo missae, introdotto nel 1970, l’unica forma liturgica ufficialmente permessa.
Accordi Segreti Santa Sede-Cina
Nel settembre 2018, la Santa Sede ha firmato un accordo provvisorio con il Partito Comunista Cinese riguardante la nomina dei Vescovi, il cui contenuto è ancora segreto. L’intesa è giunta dopo decenni di coesistenza tra due Chiese cattoliche “parallele” in Cina: una riconosciuta dal governo e l’altra clandestina, perseguitata e fedele a Roma. Nato con l’intento di sanare le divisioni e migliorare le relazioni della Chiesa con Pechino, l’accordo è stato ampiamente criticato. Secondo alcuni, nei suoi effetti esso avrebbe compromesso la libertà religiosa, esposto i cattolici cinesi a rischi e lasciato senza adeguata protezione la comunità cattolica perseguitata. Rinnovato ogni due anni, l’accordo ha prodotto finora risultati contrastanti.
Promuovere una Chiesa “Sinodale”
Papa Francesco ha dipinto la sinodalità come nozione centrale per il rinnovamento e il futuro della Chiesa cattolica: un modo di camminare insieme, di ascoltare, di collaborare al discernimento e per essere più partecipativi e inclusivi. Dopo aver chiarito la propria visione di Chiesa sinodale in un discorso del 2015, Francesco ha indetto il Sinodo sulla Sinodalità (2021-2024) e ha annunciato che la fase di attuazione si protrarrà fino al 2028. I critici, tuttavia, affermano che il concetto di sinodalità sia vago, indebolisca la struttura gerarchica della Chiesa e possa essere usato per favorire cambiamenti radicali nella dottrina e nella morale. I sostenitori della sinodalità, invece, insistono che non si tratti di modificare l’insegnamento della Chiesa, ma piuttosto di individuare nuove modalità per vivere la missione della Chiesa nel mondo di oggi
Attenzione al Cambiamento Climatico
Papa Francesco ha fatto della questione del cambiamento climatico una priorità del suo pontificato, dipingendola come un obbligo morale ed etico direttamente legato alla cura della creazione di Dio — da lui definita “Casa Comune” — e alla protezione dei più vulnerabili. Ha dedicato la sua enciclica Laudato Si’ (2015) alla cura dell’ambiente. Mentre molti leader della Chiesa hanno fatto eco alle sue preoccupazioni, altri affermano che l’enfasi posta superi la portata religiosa della Chiesa, mettendo in dubbio sia le soluzioni proposte dal Papa, sia la portata scientifica del cambiamento climatico.
Rivalutazone dell’Humanae Vitae
L’enciclica Humanae Vitae, pubblicata da Papa Paolo VI del 1968, ha confermato l’insegnamento tradizionale della Chiesa cattolica sull’uso della contraccezione artificiale, indicandola come “intrinsecamente cattiva”. Negli ultimi anni, tale documento magisteriale è stato rivalutato alla luce dell’invito di Papa Francesco ad assumere un approccio più flessibile, che sappia considerare le complesse situazioni personali e relazionali di oggi. Alcuni teologi, tra i quali i nuovi leader della Pontificia Accademia per la Vita, hanno insinuato che l’insegnamento della Humanae Vitae non sia infallibile e hanno esplorato le possibilità di cambiamento, suscitando accesi dibattiti. Alcuni vedono il sostegno o l’opposizione a tale rivalutazione come un indicatore della fedeltà o del dissenso nei confronti del Magistero perenne della Chiesa.
Comunione ai Divorziati “Risposati”
Nel capitolo 8 dell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia (2016), Papa Francesco ha introdotto, in modo controverso, la possibilità per alcuni cattolici divorziati e “risposati” civilmente di ricevere la Santa Comunione. I casi andrebbero valutati singolarmente, sulla base di determinate circostanze e dopo un periodo di discernimento. Fino ad allora, la Chiesa non ha mai consentito alle coppie divorziate e “risposate” civilmente di ricevere la Santa Comunione, a causa dello stato di adulterio. L’unica eccezione prevista era per coloro che potevano effettivamente vivere come “fratello e sorella”. I sostenitori del cambiamento lo hanno accolto come inclusivo e pastoralmente necessario, considerando le complessità sociali odierne. I critici, d’altro canto, sostengono che l’approccio sia aperto a interpretazioni ambigue, potenzialmente in contrasto con l’insegnamento tradizionale sull’indissolubilità del matrimonio, e che possa portare le coppie a violare la legge morale.
“Cammino Sinodale” Tedesco
Il Cammino sinodale della Chiesa Cattolica in Germania (2019-2023) è nato, apparentemente, in risposta alla crisi degli abusi sessuali del clero e al calo dei
fedeli. Nonostante i ripetuti avvertimenti del Vaticano, il processo ha seguito una direzione decisamente eterodossa. Si è concluso con risoluzioni che chiedono di rivedere l’insegnamento e la pratica della Chiesa su questioni come le benedizioni per coppie dello stesso sesso, l’ordinazione diaconale femminile, l’autorizzazione al sacerdozio uxorato e la reinterpretazione della dottrina sull’omosessualità e dell’etica sessuale. Mentre i partecipanti al Cammino sinodale lo hanno descritto come un’espressione autentica di sinodalità, i critici sostengono che esso si sia discostato dagli insegnamenti della Chiesa universale e che possa aprire la strada a uno scisma.